“Quest’ora della Storia – e per chi crede, il Vangelo stesso – reclama spazio alle vostre agende e vi chiede di dedicare del tempo a chi fa più fatica”. È il cuore dell’appello che l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi rivolge – in una lettera aperta e in videomessaggio – a tutti i giovani trentini, credenti e non credenti, mentre l’emergenza sanitaria, sociale ed economica non arretra.
Una quindicina di giovani della zona della Vallagarina compresi tra i 20 e i 30 anni hanno risposto all’appello del vescovo e stanno iniziando la loro esperienza di prossimità in diverse strutture della Caritas e di altre realtà caritative locali. I ragazzi dopo un contatto telefonico sono contattati da degli “accompagnatori” che dopo un ascolto dei loro desideri e inclinazioni li indirizzeranno ai diversi referenti delle realtà coinvolte sul territorio.
Anche i diversi gruppi giovani delle nostre parrocchie si sono attivati con creatività feconda per cercare di far sentire un po’ meno solo chi in questo tempo sta soffrendo la solitudine. Servire significa diventar grandi, lasciarsi servire significa riconoscere che c’è sempre qualcuno che si occupa di noi, che possiamo riconoscere nell’altro che si occupa di me, la presenza misteriosa dell’Amore. Servire e lasciarsi servire allora diventa un’esperienza di crescita.
I giovani che hanno aderito sono anche lavoratori eppure hanno trovato il tempo da dedicare alla gratuità; non sono eroi, ma uomini e donne che sentono l’urgenza di sentirsi protagonisti anche in questo tempo difficile e di crisi.